Di tutte le vicissitudini che mi sono fin'ora capitate questa è di gran lunga la più assurda ed improbabile. Poco tempo fa, mentre mi districavo tra pensieri sul copyright e sull'editoria, suonarono alla porta della mia umile casetta. L'inatteso visitatore si rivelò essere un vecchio monaco amanuense venuto a passare i suoi ultimi inverni presso di me. Colto alla sprovvista non seppi come obiettare a tale pretesa e di lì a poco tempo le mie stanze si riempirono di curvi monaci scriventi. Ora, sebbene io abbia consapevolezza che queste austere figure probabilmente non siano altro che un parto della mia mente, tuttavia mi riterrei ugualmente sgarbato a suggerire loro di tornare nella loro non esistenza. Perciò mi ritrovo, miei cari amici, nella spiacevole situazione di chi per vedere la TV sul divano la sera deve concordare il programma con un'intero monastero.

giovedì 11 settembre 2008

Un nuovo buco nero nelle mie fantasie

E' successo qualcosa in questo blog.
Nel mondo della mia fantasia un paio di scienziati pazzi hanno sbagliato esperimento e l'intero mondo, quello della mia fantasia, è stato distrutto. Nelle mie fantasie, di sogni si parla, tutto in pochi secondi scompare per lasciare spazio ad altro o a niente. E il sogno mi culla, mi fa sorridere e quasi quasi osare sperare...che veramente, che se si avverasse...
La vita è una cosa meravigliosa, certo, bellissima, e niente di meglio potrei immaginare. Niente tranne la sua assenza, la sua totale assenza.
Perché della mietitrice tutto ho sempre temuto tranne la falce. Non mi spaventa il suo sguardo, ma non sopporterei vederla da lontano. Ho paura di vedere il suo tocco sui miei parenti e amici. Mi dispiacerebbe molto, al contrario, lasciarli qui a piangere la mia perdita. Non vorrei provare dolore fisico, mai, specialmente se prolungato. E poi c'è altro: temo anche di abbandonare persone che appena mi conoscono e forse anche i luoghi, ho paura della mia stanza vuota. Questo è l'incubo, sono solo alcune note a piè di pagina di un contratto che tengo sulla scrivania. La penna tra le mani è leggera e luccicante. Se solo riuscissi a firmare...
Accidenti! Non sono mai riuscito a cancellare questa pagina dai miei “preferiti”. Accidenti! Da qualche parte ho ancora quei salvataggi di “Oblivion”. Accidenti! E' fuori dalla mia portata il coraggio per firmare un contratto del genere. E il sogno rimane un miraggio. Si allontana dal mio desiderio e sono costretto a dirlo: “Neanche così vorrei morire”. Ma se succedesse, se qualcuno firmasse senza leggere, bé, come dire?, di certo non obbietterei.

E' successo qualcosa in questo blog, ma, ahimè, nessun buco nero ha ancora avvolto il web. Ciò che è successo è che la pagina è rimasta vuota, le poche persone che c'erano sono sparite e io sono sparito per loro. Direi che a parte la completa assenza di dolore fisico (niente scosse, nessuno schermo che mi si chiude sulle dita) le note a piè di pagina sono state ampiamente disattese. Male.